Qualcuno vede in Margate Gotto un tempio legato di chissà quali sette, e come non scomodare allora i soliti Templari o i Massoni? Mi duole constatare che la gente spesso difetta di fantasia.
E’ più probabile che ci troviamo di fronte ad un esempio di architettura bizzarra, progettata da qualche riccone dei tempi andati per "Epater le bourgeois". Tuttavia, questo tipo di costruzioni (spesso anche con decorazioni di conchiglie, frequentemente utilizzate nel 1600 e 1700) erano realizzate nelle residenze private, proprio per assolvere al loro compito di stupire l’ospite o la compagnia: che senso avrebbe avuto allora una cripta sotterranea?
Dunque la funzione di Margate Grotto è ignota.
Altro mistero: a quando risale la grotta delle conchiglie?
C’è da dire che nei pressi di Margate grotto si trova anche “Margate Cave”, scoperta anch’essa nell’Ottocento ma priva di decorazioni e decisamente molto più grezza nella suddivisione degli spazi nonché nella progettazione delle volte. Senza dubbio la pietra friabile locale consente (e consentiva) di creare con una certa facilità cunicoli ed ipogei.
Con certezza la grotta risale almeno a decenni prima del ritrovamento, e quindi ci spostiamo agli ultimi decenni del Settecento. Ma se fosse stata costruita allora, al momento della scoperta (1835), ne sarebbe rimasta traccia su mappe , in archivi, o almeno nella memoria dei contemporanei. Invece nessuno era al corrente dell’esistenza della grotta abbellita da mosaici di madreperla, né aveva raccolto una testimonianza orale in merito. Eppure la realizzazione del passaggio sotterraneo e dei mosaici sicuramente deve aver impegnato diverse persone, e comunque i lavori non sarebbero potuti passare inosservati.
Per fare chiarezza, nel 1999 l’ente per la tutela del patrimonio artistico inglese (English Heritage), ha disposto indagini tecnico-scientifiche, da cui emerge che la realizzazione non risale sicuramente al periodo Vittoriano (e su questo nessuno aveva dubbi). Anche la datazione al radiocarbonio si è dimostrata inefficace a causa della contaminazione da fuliggine proveniente dalle lampade ad olio.
Una curiosa quanto poco attendibile datazione è stata fornita nel 2001 da Mick Twyman, membro della “Margate Historical Society”. Egli ha osservato che poco prima dell’Equinozio di primavera il sole entra dall’apertura circolare della cupola che riproduce l’immagine del disco solare quasi fosse una camera oscura. Con il passare dei giorni il cerchio di luce si ingrandisce e si sposta lungo alcuni percorsi delimitati dalle conchiglie, come in un calendario solare, fino ad arrivare, tramite un complesso gioco di riflessioni, a sfiorare lo “pseudoaltare” nella camera rettangolare. Eseguendo elaborati calcoli sullo slittamento dell’angolo del sole all’Equinozio (1% ogni 72 anni), Twyman è giunto alla datazione di Margate Grotto: 1141 dopo Cristo. Neanche a dirlo, Twyman scomoda Massoni e Templari, stavolta addirittura assieme!
Peccato che, poi, dal punto di vista architettonico, in quel periodo non fossero molto diffusi in Inghilterra gli archi a sesto acuto, di cui la grotta delle conchiglie è molto ricca.
Un po’ di fantasia. E se la “Shell Grotto” fosse stata costruita da qualcuno per trascorrere ore in solitudine, magari nel rimpianto di affetti perduti? Chi può saperlo. E’ un luogo bellissimo in cui ambientare sogni.