FENOMENOLOGIA DEL DESUETO

"Non perdo quota né mi abbasso
anzi mi addolcisco
scalando il profondo"

Tuesday, August 30, 2011

Lo Spettro della Rosa

La dolcezza di una poesia malinconica si trasforma in musica e in danza. Le musiche di Carl Maria von Weber (Aufforderung zum Tanz, con orchestrazione di Héctor Berlioz) e le coreografie di Michail Fokine sono magistralmente rappresentate in scena dal Grande Nijinsky e da Tamara Karsavina. Siamo nel 1911, a Parigi, al Théâtre du Châtelet, per la prima, esattamente il 6 Giugno.




Soulève ta paupière close
Qu'effleure un songe virginal ;
Je suis le spectre d'une rose
Que tu portais hier au bal.
Tu me pris encore emperlée
Des pleurs d'argent de l'arrosoir,
Et parmi la fête étoilée
Tu me promenas tout le soir.

Ô toi qui de ma mort fus cause,
Sans que tu puisses le chasser
Toute la nuit mon spectre rose
A ton chevet viendra danser.
Mais ne crains rien, je ne réclame
Ni messe, ni De Profundis ;
Ce léger parfum est mon âme
Et j'arrive du paradis.

Mon destin fut digne d'envie :
Pour avoir un trépas si beau,
Plus d'un aurait donné sa vie,
Car j'ai ta gorge pour tombeau,
Et sur l'albâtre où je repose
Un poète avec un baiser
Ecrivit : Ci-gît une rose
Que tous les rois vont jalouser
(Théophile Gautier)


Rimangono fotografie memorabili (fatte non durante lo spettacolo, per le limitazioni tecniche dell'arte fotografica dell'epoca),  un vago senso di nostalgia e di smarrimento e tanta, tanta voglia di vivere ancora.

Monday, July 11, 2011

Friday, July 8, 2011

--- A Te ---

High Mountain Juniper (Clark Ashton Smith)

Far above pine and fir,
Mortised in granite aeons,
Stands the Juniper.
  

Ginepro d'Alta Montagna (Clark Ashton Smith)

Assai al di sopra del Pino e dell’Abete,
Innestato in eoni di granito,
Sta il Ginepro.



Monday, July 4, 2011

"Don't Come Here to Sleep or Slumber"- The Lost Gardens of Heligan

Vi sono Giardini perduti perduti per sempre, come quello dell’Eden, e ad altri perduti e ritrovati.


Tra questi ultimi sono da annoverare "The Lost Gardens of Heligan", in Cornovaglia.



In possesso per oltre 400 anni della famiglia Tremayne, si estendevano su oltre 400 ettari fino al loro lento declino avvenuto nel primi decenni del Secolo Breve, dopo la Grande Guerra, quando l’ultimo erede dei Tremayne morì senza lasciare eredi. In realtà, siamo stati noi i veri eredi di una bellezza rigogliosa, offuscata e lasciata cullare dall’oblio tra le braccia della trascuratezza.
Ed è stato proprio dopo il devastante uragano del 1990, quando un velo sembrava calato per sempre sulle glorie e sui trascorsi della tenuta di Heligan, che uno sparuto gruppo di sognatori decise di riportare alla luce la rigogliosa verzura di un giardino nascosto dal tempo.
Un membro del gruppo a cui era delegata la custodia Heligan per conto dei parenti dei Tremayne, conobbe un imprenditore (discografico) disposto ad investire per riportare agli antichi fasti la tenuta.
Così è stato tolto alle erbe infestanti un magnifico giardino in grado di ospitare, grazie al particolare microclima, anche specie vegetali di origine tropicale, oltre ad una varietà di alberi da frutto e piante ornamentali.
Una curiosità: durante i restauri, fu scoperta una minuscola stanza, scavata sotto le macerie nell’angolo di uno dei giardini murati. Una scritta incisa sulle mura di pietra in una calligrafia leggibile e semplice, diceva: “Non venite qui per dormire o riposare”, con i nomi di coloro che vi avevano lavorato riportati sotto la data: agosto 1914. “Don’t Come Here to Sleep or Slumber”
Suggestive le sculture in sabbia, cemento e fango che fanno da sostrato per erbe di varie specie. Sono state create da Sue e Pete Hill negli anni 2000, ed una , in particolare, ha colpito la mia attenzione: “The Mud Maid”. Una graziosa e misteriosa creatura abbandonata al sonno ed ai sogni, giace compenetrata nel suolo.

"Don't come here to Sleep or Slumber...you might awaken this beautiful creature…”




http://www.heligan.com/



Tuesday, June 21, 2011

Il Mistero di Margate Shell Grotto (II)

Qualcuno vede in Margate Gotto un tempio legato di chissà quali sette, e come non scomodare allora i soliti Templari o i Massoni? Mi duole constatare che la gente spesso difetta di fantasia.


E’ più probabile che ci troviamo di fronte ad un esempio di architettura bizzarra, progettata da qualche riccone dei tempi andati per "Epater le bourgeois". Tuttavia, questo tipo di costruzioni (spesso anche con decorazioni di conchiglie, frequentemente utilizzate nel 1600 e 1700) erano realizzate nelle residenze private, proprio per assolvere al loro compito di stupire l’ospite o la compagnia: che senso avrebbe avuto allora una cripta sotterranea?

Dunque la funzione di Margate Grotto è ignota.

Altro mistero: a quando risale la grotta delle conchiglie?

C’è da dire che nei pressi di Margate grotto si trova anche “Margate Cave”, scoperta anch’essa nell’Ottocento ma priva di decorazioni e decisamente molto più grezza nella suddivisione degli spazi nonché nella progettazione delle volte. Senza dubbio la pietra friabile locale consente (e consentiva) di creare con una certa facilità cunicoli ed ipogei.

Con certezza la grotta risale almeno a decenni prima del ritrovamento, e quindi ci spostiamo agli ultimi decenni del Settecento. Ma se fosse stata costruita allora, al momento della scoperta (1835), ne sarebbe rimasta traccia su mappe , in archivi, o almeno nella memoria dei contemporanei. Invece nessuno era al corrente dell’esistenza della grotta abbellita da mosaici di madreperla, né aveva raccolto una testimonianza orale in merito. Eppure la realizzazione del passaggio sotterraneo e dei mosaici sicuramente deve aver impegnato diverse persone, e comunque i lavori non sarebbero potuti passare inosservati.

Per fare chiarezza, nel 1999 l’ente per la tutela del patrimonio artistico inglese (English Heritage), ha disposto indagini tecnico-scientifiche, da cui emerge che la realizzazione non risale sicuramente al periodo Vittoriano (e su questo nessuno aveva dubbi). Anche la datazione al radiocarbonio si è dimostrata inefficace a causa della contaminazione da fuliggine proveniente dalle lampade ad olio.

Una curiosa quanto poco attendibile datazione è stata fornita nel 2001 da Mick Twyman, membro della “Margate Historical Society”. Egli ha osservato che poco prima dell’Equinozio di primavera il sole entra dall’apertura circolare della cupola che riproduce l’immagine del disco solare quasi fosse una camera oscura. Con il passare dei giorni il cerchio di luce si ingrandisce e si sposta lungo alcuni percorsi delimitati dalle conchiglie, come in un calendario solare, fino ad arrivare, tramite un complesso gioco di riflessioni, a sfiorare lo “pseudoaltare” nella camera rettangolare. Eseguendo elaborati calcoli sullo slittamento dell’angolo del sole all’Equinozio (1% ogni 72 anni), Twyman è giunto alla datazione di Margate Grotto: 1141 dopo Cristo. Neanche a dirlo, Twyman scomoda Massoni e Templari, stavolta addirittura assieme!

Peccato che, poi, dal punto di vista architettonico, in quel periodo non fossero molto diffusi in Inghilterra gli archi a sesto acuto, di cui la grotta delle conchiglie è molto ricca.
Un po’ di fantasia. E se la “Shell Grotto” fosse stata costruita da qualcuno per trascorrere ore in solitudine, magari nel rimpianto di affetti perduti? Chi può saperlo. E’ un luogo bellissimo in cui ambientare sogni.

Monday, May 30, 2011

"Margate Shell Grotto”- La Grotta delle Conchiglie (I)

“Margate Shell Grotto”- La Grotta delle Conchiglie presso Margate, Kent, UK


E’ più di una semplice grotta artificiale.

Un percorso sotterraneo, scavato secoli fa nella tenera roccia calcarea, si snoda nel cuore della terra, interamente rivestito da splendide conchiglie. Ben 4,6 milioni (sic)di conchiglie marine, di diverse fogge e dimensioni, sono fissate alle pareti calcaree della grotta da mano misteriosa a comporre raffinate e suggestive decorazioni: linee dolcemente arcuate o spirali vorticose disegnano i 190 m2 delle pareti con motivi misteriosi e impenetrabili nel loro senso ultimo. Molti parlano di richiami all’antico Egitto e all’Oriente: l’Albero della Vita, stelle a tre punte, il sole, la luna, divinità femminili sembrano popolare questo enigmatico mosaico, rilucente di madreperla ma allo stesso tempo “oscuro”.

Un tempo, il segreto visitatore sarebbe stato ammaliato persino dal cromatismo della superficie decorata, dal momento che ancora oggi i gusci dei molluschi , che sono stati soggetti ad un irreversibile sbiadimento con il passare degli anni, recano ancora traccia della naturale colorazione.

E di tempo ne è passato da quando, nel 1835, mentre tentava di scavare un laghetto per le anatre, James Newlove, assieme al figlioletto Joshua, scoprì uno strana apertura nel terreno, in cui si avventurò pericolosamente il piccolo: fu così scoperto il passaggio dalle pareti ricoperte da conchiglie, al termine del quale si trovava una camera contenente una sorta di altare. Newlove si rese subito conto del potenziale economico della scoperta e dal 1937 aprì al pubblico (a pagamento, s’intende) Margate Grotto.



Ma a quando risale Margate Grotto? E’ un vero mistero...(CONTINUA)

 Apertura circolare situata sulla cupola (che sfiora il livello del suolo) da cui, in occazione del solstizio d'Estate, entra un particolare fascio luminoso